domenica 2 settembre 2007

Tronjheim è la citta-montagna, costruita dai nani al centro del Farthen Dùr, con il marmo più puro, e nella quale vi abitano e nascondono i Varden.
"Via via che si avvicinavano alla città-montagna, Eragon vide che il marmo bianco di Tronjheim era lucidissimo e aveva i contorni morbidi, come se fosse stato colato in uno stampo. Le alte pareti erano costellate da innumerevoli finestre rotonde incorniciate da elaborati intarsi. A ogni finestra era appesa una lanterna colorata che proiettava una luce soffusa sulla roccia attorno. Non si vedevano torri né comignoli. Proprio di fronte a loro, due grifoni d'oro alti trenta piedi erano a guardia di un massiccio cancello di legno - incassato di venti iarde nella base di Tronjehim - ombreggiato da grosse capriate che sostenevano un altissimo, ampio arco.Le pareti erano decorate da sottili pilastri di diaspro color rosso sangue. Gli spazi fra i pilastri ospitavano enormi statue di creature esotiche, catturate per sempre dallo scalpello dello scultore.Un corridoio alto quattro piani si allungava dritto verso il centro di Tronjheim. Nei tre livelli più alti si apriva una serie di archi che rivelavano grigi tunnel che curvavano in lontananza. Gruppi di persone erano affacciati agli archi per vedere Eragon e Saphira. Al livello del terreno invece gli archi erano chiusi da porte massicce. Ricchi arazzi erano appesi fra i diversi livelli, ricamati a figure eroiche e tumultuose scene di battaglia.Il corridoio era lungo un miglio e terminava davanti a un arco fiancheggiato da colonne di onice nera. Zirconi gialli grandi quando un uomo sormontavano gli scuri pilastri, emanando luminosi raggi dorati nel passaggio.Erano sbucati in una sala circolare, del diametro di circa mille piedi, che risaliva restringendosi fino al picco di Tronjheim, un miglio più in alto. Le pareti erano costituite da file di archi, ciascuna per ogni livello della città-montagna, e il pavimento era fatto di lucida corniola, su cui era inciso un martello circondato da dodici stelle d'argento, il simbolo sull'elmetto di Orik.La sala era il centro di quattro corridoi, compreso quello da cui erano sbucati loro, che dividevano Tronjheim in quattro parti. I corridoi erano identici, tranne quello di fronte a loro. A destra e a sinistra di quel corridoio c'erano alti archi che si aprivano su scale discendenti, identiche.Il soffitto era sormontato da uno zaffiro stellato, roseo come un'alba, di dimensioni straordinarie. La gemma era larga venti iarde e altrettanto spessa. Era stata intagliata a forma di rosa, e così perfetta era stata l'opera che il fiore sembrava quasi vero. Un'ampia cinta di lanterne orlava i bordi dello zaffiro, che proiettava fasci striati di luce rossastra tutto intorno. I raggi lampeggianti della stella all'interno della gemma le conferivano l'aspetto di un gigantesco occhio indagatore."

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