giovedì 6 settembre 2007

Interviste: Eragon, Arya

Il cuore dell' impero

Gil'ead è una città fortificata a sud di Carvahall sotto il controllo dell'impero; è un luogo aspro e barbaro utilizzato per ospitare molte delle truppe di Galbatorix.
Eragon e Arya furono imprigionati nelle sue segrete dallo spettro Durza prima che arrivassero Murthag e Saphira a salvarli: Murthag si travestì e riuscì ad eludere la sorveglianza delle guardie mentre la dragonessa sfondò il tetto di un edificio per portarli in salvo volando.
L' Hadarac è un'enorme distesa desertica che occupa la parte centrale dell'impero, popolata solo da lucertole e scorpioni e talvolta attraversata da mercanti di schiavi, l'unica vegetazione presente sono le piante xerofile (cactus...)
Eragon, Murthag e Saphira l'attraversano per arrivare ai monti Beor ed Eragon, per sopravvivere, riesce a estrarre con la magia l'acqua dalla sabbia, permettendo ai suoi compagni di dissetarsi.

L' altro lato della resistenza, il Surda

Il Surda è un piccolo stato a sud dell'impero che ha raggiunto l'indipendenza dato che Galbatorix non lo riteneva particolarmente importante e pericoloso, territorio arido e caldo, è governato da re Orrin che segretamente appoggia i Verden.
Durante "Eldest" i Varden e Nasuada trovano asilo per diversi mesi nel Surda e si preparano alla guerra contro Galbatorix, mentre Eragon, Saphira e Orik vi sostano solo per fare rifornimento e chiedere indicazioni per raggiungere i Varden.
Le pianure ardenti sono una distesa desertica nel sud dell'impero dove un tempo c'era stata una grande battaglia tra cavalieri e rinnegati e i draghi avevano sputato talmente tanto fuoco in quell'occasione che la terra brucia ancora d' allora, rivelando fiammelle verdi ed esalazioni pestilenziali.
Qui ha luogo anche la battaglia finale di Eldest tra i soldati dell'impero di Galbatorix contro i varden e gli abitanti del Surda aiutati dai nani di re Rothgar.

La città sul mare

Cittadella sul mare a ovest di Alagaesia, è conosciuta per il suo porto marittimo dove si pensa che un tempo siano sbarcati gli elfi per la prima volta con le loro navi grigie.
La popolazione di Teirm vive costantemente minacciata dai pirati e dagli Urgali che rubano e attaccano il ricco porto mercantile e quindi si è veduta costretta a ricostruila dopo una terribile distruzione, progettandola in modo strategico: con un muro di 100 piedi di altezza e largo 30 che la circonda interamente e con le case che si innalzano man mano procedendo verso l’interno in modo da permettere agli arceri di attaccare facilmente in caso di emergenza; la città culmina con il castello, unica parte visibile dalle mura.
Sia Eragon che Roran si femano in questa città e vengono aiutati da Jeod, amico dei Varden e vecchio compagno di Brom che fornisce a Eragon alcune informazioni sui Ra'zac e parte con Roran per il Surda aiutandolo a rubare le navi.
Toark fiume che traversa la Grande Dorsale fino a Teirm.

La valle trai monti: Valle Palancar

La valle di Palancar è una distesa vasta e piatta nel nord di Alagaesia, delimitata a nord dalle cascate di Igualda e a sud dal fiume Anora. Comprende due villaggi: Carvahall e Therinsford e non è molto visitata dagli stranieri, vi passano solo commercianti di pelli e cacciatori.

CARVAHALL è un villaggio a ridosso della Grande Dorsale popolato da contadini; costituito per la maggior parte da fattorie, case di legno con tetti di paglia e piccole botteghe come il macellaio Sloan o il fabbro Horst. Eragon, Roran e Garrow vivevano qui prima dell'arrivo dei Ra'Zac. In seguito all'arrivo dei soldati di Galbatorix l'intero villaggio, guidato da Roran, si è trasferito nel Surda. Due volte all'anno, Carvahall ospita i Viaggiatori, un gruppo di commercianti e canzonieri che restano nella città per alcune notti per vendere e festeggiare. Carvahall è una delle uniche città in Alagaësia che non è stato disturbato dagli Urgali.

THERINSFORD è l'unico altro insediamento nella valle di Palancar oltre a Carvahall di cui è poco più grande. Costituito anch'esso per la maggior parte da fattorie e campagne, Roran ci lavora per un breve periodo di tempo presso il mulino di Dempton.

MONTE UTGARD cima della Grande Dorsale nei pressi di Therinsford sulla cui cima si trova la fortificazione di Edoc'sil, un antico avamposto di cavalieri dove Vroel fu sconfitto da Galbatorix.Il nome significa "inconquistabile" perché il monte è tanto ripido che nessuno può arrivare in cima se non volando. Attualmente ha un altro nome; Ristvak`baen che significa "posto di pena".

Animali selvatici e addestrati dei monti Beor

Sui monti Beor, abitati dai nani, vivono 5 particolari razze di animali molto rare che vivono solo in quella zona e sono molto apprezzate se non venerate dai nani, contenti che queste particolari creature abbiano scelto gli stessi loro luoghi petr vivere.
FELDUNOST cavalcatura dei nani simile ad una capra di montagna ma grande il doppio. Creatura molto intelligente, in passato ha salvato i nani di Tarnag dall'attacco di Galbatorix e dei Cavalieri.
NAGRA specie di cinghiale gigante che i nani servono ad Eragon durante un banchetto: grande onore riservato solo a pochi
LUPI delle foreste: simili ai lupi comuni ma molto più grandi
ORSI delle caverne: specie di Orsi che vivono su questi monti da cui appunto derive il nome (BEOR)
FANGHUR specie di serpenti simili a draghi ma di dimensioni molto minori

lunedì 3 settembre 2007

La storia di Alagaesia


Alagaesia prima delle leggi di Galbatorix
Prima dell'arrivo della razza degli uomini e anche prima di quella degli elfi, i Nani vagarono in Alagaësia in tutta la loro gloria e libertà. Alagaësia non solo era la casa dei Nani, ma anche di molti altri animali e creature magiche inclusi i Draghi.Solo cento anni più tardi gli elfi sbarcarono in Alagaesia, ma questo fu solamente l'inizio. Già dal principio elfi e draghi non andarono molto d'accordo.
Tutto cominciò quando un giovane elfo cacciò un Dragone e l'uccise, pensando che fosse solo un gioco. Questo fu un grande errore. Dopo l'accaduto i Draghi si ribellarono e attaccarono gli elfi, avviando una guerra lunga e violenta.Col tempo, le condizioni della guerra non migliorarono, ma peggiorarono, a causa della mancanza di dialogo tra elfi e draghi. Questo problema si risolse quando arrivò il primo Shur'tugal, Cavaliere dei Draghi, Eragon.Quando il drago di Eragon crebbe, e di conseguenza anche i poteri del Cavaliere, incominciarono a viaggiare in Alagaësia, e misero in pace le due razze.Durante i loro viaggi, convinsero gli elfi e i draghi a dei trattati per vivere in pace l'un l'altro.
Lo Shur'tugal fu molto utile e in seguito i draghi diedero agli elfi alcune uova in modo da poter formare nuovi cavalieri. Lo scopo di questo gesto era anche quello di mantenere la pace tra elfi e draghi, ed assicurare in qualche modo un tipo di comunicazione. Il potere di Eragon nel frattempo crebbe ancora, guadagnandosi il rispetto di ogni Re, Regina o Sovrano di tutta l'Alagaesia.Questa pace durò per centinaio di anni, finché entrò in gioco un nuovo Cavaliere, chiamato Galbatorix. Dopo un agguato a lui e al suo drago, che causò la morte di ques'ultimo, vagò furioso, col pensiero di vendetta. Dopo che i Cavalieri gli negarono un nuovo drago, Galbatorix fu guidato ulteriormente alla pazzia, incominciando un'altra guerra lunga e insanguinata.
Alagaesia dopo le leggi di Galbatorix
Con l'aiuto di Morzan, un suo altro Cavaliere e un Rinnegato, Galbatorix uccise tutti gli Shur'tugals noti, Tranne uno. Vrael, l'ultimo e più saggio degli Shur'tugals e l'unico che aveva il potere di sconfiggere Galbatorix. Nell'ultima battaglia, però, Galbatorix lo colpì alle spalle e lo uccise sull'Utgard.
Da quel giorno, Galbatorix ha dominato in Alagaësia (gli unici luoghi non sottomessi al suo potere sono il Surda e la Du Weldenvarden) col suo Dragone nero ed ammalato, Shruikan. Il suo potere non è stato mai sfidato, fino al giorno che Eragon, un ragazzo di Carvahall si prese cura di una delle tre uova di drago ancora esistenti, e rinacque un razza che Alagaesia non aveva visto per centinaia di anni... gli Shur'tugals erano sorti di nuovo.
Aspetti fisici
In Alagaesia ci sono tutti i tipi di paesaggi. A nord confina con la Du Weldenvarden, la foresta in cui si nascono gli Elfi, a Sud con i Monti Beor, l'enorme catena montuosa dove si nascono invece i Nani e i Varden. Nell'entroterra c'è l'esteso Deserto di Hadarac, che occupa gran parte del territorio di Galbatorix. Ad Est, da Nord a Sud, si delinea la costa, dove sorgono diverse città marittime, ed è "esclusa" dal resto di Alagaesia grazie alla Grande Dorsale, una catena montuosa non tanto imponente quanto i Monti Beor, ma ugualmente efficace per nascondersi all'impero. A Sud confina anche con il Surda, lo Stato indipendente dal potere di Galbatorix.Non mancano le distese d'acqua, come laghi e fiumi. Tra questi ricordiamo i laghi Leona, Isentar e Tudosten, e i fiumi Anora, Ninor, Ramr, Az Ragni e Zannadorso.
Le città di Alagaesia
...maggiori...- Uru'baen, capitale dell'impero, a Sud-Ovest- Narda, sulla costa a Nord-Ovest- Teirm, sulla costa ad Ovest- Ceunon, a Nord vicino alla Du Weldenvarden- Gil'ead, a Nord vicino al lago Isenstar- Dras-Leona, a Sud-Ovest vicino al lago Leona e all'Helgrind- Kuasta, sulla costa ad Ovest- Belatona, a Sud-Ovest vicino al lago Leona- Arunghia, sulla costa a Sud-Ovest- Orthìad, a Sud tra i Monti Beor- Dalgon, a Sud tra i Monti Beor- Buragh, a Sud tra i Monti Beor- Tarnag, a Sud-Est tra i Monti Beor- Galfni, a Sud-Est tra i Monti Beor...minori...- Carvahall, a Nord-Ovest sulla Grande Dorsale- Therinsford, a Nord-Ovest sulla Grande Dorsale- Yazuac, a Nord-Ovest vicino al fiume Ninor- Daret, a Nord-Ovest vicino al fiume Ninor- Bullridge, nell'entroterra vicino al fiume Ramr- Melian, a Sud-Ovest- Furnost, a Sud vicino al lago Tudosten- Hedarth, a Est vicino al fiume Edda- Eoam, a Sud-Est sull'isola Beirland...non concquistate da Galbatorix...- Aberon, la capitale del Surda- Dauth, Surda- Litogh, Surda- Roccascissa, Surda- Cithrì, Surda- Petrovya, Surda- Ellesmera, la capitale della Du Weldenvarden- Osilon, Du Weldenvarden- Kirtan, Du Weldenvarden- Nadindel, Du Weldenvarden- Sìlthrim, Du Weldenvarden- Ilia Feon, Du Weldenvarden- Ceris, Du Weldenvarden

domenica 2 settembre 2007

Tronjheim è la citta-montagna, costruita dai nani al centro del Farthen Dùr, con il marmo più puro, e nella quale vi abitano e nascondono i Varden.
"Via via che si avvicinavano alla città-montagna, Eragon vide che il marmo bianco di Tronjheim era lucidissimo e aveva i contorni morbidi, come se fosse stato colato in uno stampo. Le alte pareti erano costellate da innumerevoli finestre rotonde incorniciate da elaborati intarsi. A ogni finestra era appesa una lanterna colorata che proiettava una luce soffusa sulla roccia attorno. Non si vedevano torri né comignoli. Proprio di fronte a loro, due grifoni d'oro alti trenta piedi erano a guardia di un massiccio cancello di legno - incassato di venti iarde nella base di Tronjehim - ombreggiato da grosse capriate che sostenevano un altissimo, ampio arco.Le pareti erano decorate da sottili pilastri di diaspro color rosso sangue. Gli spazi fra i pilastri ospitavano enormi statue di creature esotiche, catturate per sempre dallo scalpello dello scultore.Un corridoio alto quattro piani si allungava dritto verso il centro di Tronjheim. Nei tre livelli più alti si apriva una serie di archi che rivelavano grigi tunnel che curvavano in lontananza. Gruppi di persone erano affacciati agli archi per vedere Eragon e Saphira. Al livello del terreno invece gli archi erano chiusi da porte massicce. Ricchi arazzi erano appesi fra i diversi livelli, ricamati a figure eroiche e tumultuose scene di battaglia.Il corridoio era lungo un miglio e terminava davanti a un arco fiancheggiato da colonne di onice nera. Zirconi gialli grandi quando un uomo sormontavano gli scuri pilastri, emanando luminosi raggi dorati nel passaggio.Erano sbucati in una sala circolare, del diametro di circa mille piedi, che risaliva restringendosi fino al picco di Tronjheim, un miglio più in alto. Le pareti erano costituite da file di archi, ciascuna per ogni livello della città-montagna, e il pavimento era fatto di lucida corniola, su cui era inciso un martello circondato da dodici stelle d'argento, il simbolo sull'elmetto di Orik.La sala era il centro di quattro corridoi, compreso quello da cui erano sbucati loro, che dividevano Tronjheim in quattro parti. I corridoi erano identici, tranne quello di fronte a loro. A destra e a sinistra di quel corridoio c'erano alti archi che si aprivano su scale discendenti, identiche.Il soffitto era sormontato da uno zaffiro stellato, roseo come un'alba, di dimensioni straordinarie. La gemma era larga venti iarde e altrettanto spessa. Era stata intagliata a forma di rosa, e così perfetta era stata l'opera che il fiore sembrava quasi vero. Un'ampia cinta di lanterne orlava i bordi dello zaffiro, che proiettava fasci striati di luce rossastra tutto intorno. I raggi lampeggianti della stella all'interno della gemma le conferivano l'aspetto di un gigantesco occhio indagatore."

Zar' roc, la spada della miseria


Zar'roc è una spada e fino ad oggi ha avuto quattro proprietari: Morzan, Brom, Eragon e Murtagh. Il suo nome significa Miseria, molto strano, visto che quando fu forgiata e chiamata in questo modo, Morzan era ancora fedele ai Cavalieri dei Draghi.

"Brom cominciò a dipanare la protezione di stoffa, un lembo alla volta, come se fossero le bende di una mummia. Lo sguardo incantato di Eragon s'illuminò quando si posò su una spada. Il pomo era d'oro, a forma di goccia, e recava incastonato un rubino grande come un uovo di quaglia. L'elsa era di filigrana d'argento brunito, e scintillava come una galassia di stelle. Il fodero era di pelle color vino, liscia come seta, adorna solo di uno strano simbolo nero inciso. Vicino alla spada c'era una cintura di pelle con una pesante fibbia. L'ultimo lembo di stoffa cadde, e Brom passò l'arma a Eragon.La sua mano aderì perfettamente all'impugnatura, come se fosse stata fatta per lui. Lentamente sfilò la spada dal fodero, che scivolò senza nemmeno un fruscio. La lama piatta era di un rosso iridescente, che rifletteva la luce del falò. I due profili taglienti convergevano eleganti in una punta aguzza. Sul metallo era inciso il simbolo nero impresso sul fodero. L'equilibrio della spada era perfetto; sembrava un'estensione del suo braccio, al contrario dei rozzi utensili da agricoltore cui era abituato. Emanava un'aura di potere, come se nel suo nucleo covasse una forza irresistibile. Era stata creata per le violente emozioni della battaglia, per porre fine alla vita degli uomini, eppure era di una bellezza sconvolgente.«Un tempo questa era l'arma di un Cavaliere» disse Brom in tono grave." Zar'roc è stata forgiata dall'elfo Rhunon per Morzan, prima di unirsi a Galbatorix, e fu creata dello stesso colore del suo drago. Quando Murtagh era ancora giovane, Morzan gli gettò la spada contro, e fu ferito seriamente. Ancora oggi una lunga cicatrice gli attraversa la schiena, un segno indelebile di quell'avvenimento.Quando Brom uccise Morzan, prese Zar'roc in custodia: fu quando scoprì che Eragon era un Cavaliere che la cedette al ragazzo, credendo che aveva più diritto di lui a portarla.

sabato 1 settembre 2007



Gli urgali sono disgustose e barbare creature con disgustose disposizioni. Sono spietati e villani cacciatori e il re galbatorix (conosciuto dagli urgali come Ushnark il Possente) ne impiega alcuni per i suoi malefici scopi. Gli urgali possono essere di diverse forme e taglie. Dal prologo di Eragon: “Assomigliavano a umani con le gambe storte, e avevano braccia tozze e massiccie, fatte per schiantare; un orribile paio di corna ritorte spuntavano dietro i piccoli padiglioni auricolari”
Urgali nel film
Ci sono alcune variazioni degli Urgali, come i Kull, l’equivalente di piccoli giganti, con braccia e gambe grandi come fusti. In Eragon gli urgali furono schiavizzati da un incantesimo di Durza. Gli urgali sono creature che in natura combattono fra loro, ma sotto l’incanto dello spettro combatterono insieme seguendo i suoi comandi. Gli urgali, nella battaglia del Farten Dur, una volta che lo spettro Durza fu ucciso da Eragon, persero il controllo e si uccisero tra loro, e quindi l’incanto fu spezzato. Succesivamente, dopo aver capito dell'inganno di Galbatorix (il tiranno aveva promesso numerose terre in cambio del loro servigio), si allearono con i Varden per la Battaglia delle Pianure Ardenti.
Urgali nel film - L'invasione del Farthen'Dur
Gli Urgali, in apparenza senza intelligenza, hanno in realtà un sistema gerarchico complesso quanto quello degli elfi. I loro capo-clan sono le sagge Herndall, le donne della loro razza che hanno resistito fino ad un'età veneranda. Usano un linguaggio molto primitivo e rozzo, composto solo da poche parole.

Sono crudeli e rari esseri umanoidi con un aspetto molto simile ad un uccello: due grandi occhi neri e un enorme becco aguzzo, grandi muscoli e una pelle grigiastra, attorniati da un’aria pestilenziale. Sono capaci di spiccare salti di decine di metri e sono dotati di una forza straordinaria. Hanno una vista acuta che permette loro di vedere chiaramente in una scura notte e hanno la capacità di fiutare le loro prede a grandi distanze.Ma hanno anche dei punti deboli: non sopportano la luce solare e odiano l’acqua. Inoltre, non sono capaci di usare la magia, il che li rende molto vulnerabili.Dispongono di armi micidiali come il famoso Olio di Seithr.
I Ra'zac nel film
I Ra’Zac nascono dalle uova deposte dai Lethrblaka e vengono chiamati crisalidi. Quando le crisalidi crescono assumono l’esoscheletro umanoide e prendono il nome di Ra’Zac.Diventati adulti, all’età di vent’anni, in una notte di luna piena, abbandonano il loro esoscheletro ed emergono come Lethrblaka, enormi mostri alati (infatti letteralmente, nell’Antica Lingua, significa “pipistrello”). I Ra’Zac si nutrono di carne umana.StoriaI Ra’Zac sono creature al servizio di Galbatorix. Prima dell'arrivo dei Cavalieri erano molto numerosi e temuti dagli umani, poi quando i Cavalieri salirono al potere, cercarono di ripulire Alagaesia da Urgali e Ra’Zac. Solo in parte ebbero successo, infatti due riuscirono a fuggire, solo per avere altri due figli (i Ra’Zac che vanno a Carvahall per recuperare l’uovo di Saphira).La loro base operativa è localizzata sulla formazione rocciosa chiamata Helgrind, appena oltre Dras-Leona.

Gli spettri, stregon posseduti, sopraffatti






Come maghi cattivi, gli spettri sono tra i più spaventosi guerrieri in Alagaesia. È largamente risaputo che ovunque uno spettro appare, morte e distruzione lo seguono. La loro vista acuta permette agli spettri di vedere chiaramente di giorno come di notte. Uno spettro, più forte di qualunque altro umano, non è abile solo nell’uso della spada, ma anche in quello della magia.Si dice che pratichino le più corrotte magie dopo la negromanzia. La maggior parte degli spettri si creano accidentalmente. Come maghi loro brandiscono il potere di alcuni tipi di spiriti, capaci di eseguire i loro ordini. Ma a volte lo spirito evocato è più forte dell’evocatore. E quando ciò accade, l’uomo perde il controllo e gli spiriti si impossessano di lui. Quando uno spirito prende il controllo di una persona, non lascia mai. Questo potere rende lo spettro difficile da sconfiggere.
Durza nel film
L’unico spettro menzionato in Eragon è Durza, alleato di re Galbatorix. Durza, o Carsaib, è un’autorità nelle fila di Galbatorix. Alto e magro all’apparenza, questo spettro aveva un pallido e scarno viso. I suoi occhi marroni, e i suoi denti appuntiti gli davno un’aria demonica che spaventava gli avversari. Una lunga e pallida spada era la sua arma, riconoscibile soprattutto a causa del lungo e sottila graffio che la solcava.L’unico modo di uccidere uno spettro è conficcargli una spada nel cuore. Nel processo di morte lo spettro è fatto a pezzi dall’oscurità e capace di scacciare gli spiriti che lo impossessavano.Nella storia sono stati solo tre gli individui in grado di uccidere uno spettro, due dei quali sono stati Laetri l’elfo e Irnstad il cavaliere. La terza entità riuscita nella prova è Eragon, che distrusse Durza lo spettro.Come abbiamo già detto, l’unico modo per uccidere effettivamente uno spettro è trafiggerlo al cuore. Ogni altro tipo di ferita, causerà la sparizione dello spettro, che riapparirà poi sotto forma di spettro altrove. Durante il processo di sparizione, una nebbia misteriosa nasconde lo spettro. Una volta sparita la nebbia, lo spettro fa lo stesso. Si dice sia un processo davvero raccapricciante da guardare.