venerdì 31 agosto 2007


La razza dei nani era la più forte e potente razza che ha regnato in Alagaesia per otto millenni dal Farthen Dur e tra i monti Beor senza alcuna opposizione da parte degli elfi e degli umani. I nani sono robusti e potenti guerrieri e dal loro primo regno in Alagaesia al tempo di Eragon ci sono stati quarantadue re, con Rotghar come quarantaduesimo e Korgan come primo. Come Ajihad spiega ad Eragon, i nani sono e non sono parte dei Varden, che abitano nella loro montagna, il Farthen Dur. I nani non solo permisero ai Varden di vivere nella loro montagna, ma la maggior parte dei clan li aiutarono con le loro battaglie contro l’impero. C’erano tredici clan dei nani, ma ognuno con il loro capo. Quando il capo dei varden, Ajihad, imponeva il suo dominio sui nani, loro rispondevano solo alle scelte del loro re, Rotghar. Ma non tutti i clan erano felici del fatto che quest'ultimo fosse il loro re.
Rothgar nel film
Alcuni nani furono felici della venuta di Eragon e Saphira, ma altri no. Prima degli elfi e degli umani, i draghi avevano terrorizzato i nani rubando il loro oro e mangiando i loro greggi. Non c’è mai stato un cavaliere-nano, quindi c’è stata sempre un po’ di ostilità (o invidia) tra la razza dei nani, gli elfi e gli umani. In Eldest, Eragon entra a far parte del Durgrimst Ingietum, il clan di Orik e Rotghar. Questo fece arrabbiare alcuni clan, come abbiamo visto nella città dei nani, Tarnag. Comunque, soprattutto a Tarnag, Eragon impara molto della cultura e della religione dei nani.
I tredici clan dei nani, sono molti differenti, in termini di costumi e rituali. In tempi antichi, le faide tra clan erano molto comuni, ma vennero fermate dopo l’ascesa dei cavalieri. La tradizione è stata rivissuta quando il Durgrimst Nagra dichiarò una faida di sangue contro il Durgrimst Ingietum, dopo che Rotghar ebbe adottato Eragon nel clan. Una faida di sangue può durare generazioni, fino a quando entrambi i clan finiscono di combattere. Orik dice ad Eragon che era comune per i clan essere devastati da una guerre di sangue.
Le donne nane sono più robuste degli uomini, con volti duri ma occhi luminosi e capelli lustri, e mani gentili posate sui minuscoli figli. Non amano adornarsi di monili preziosi, fatta eccezione per piccole, elaborate spille di ferro e pietra.
La Religione dei NaniA Tarnag, Eragon è invitato da Gristborith Gannel a Celbadeil dove impara la religione e i costumi i dei nani. Gannel è un membro del Durgrimst Quan, i guardiani della religione.Gùntera, per i nani, è il re degli dei. E' un guerriero e un sapiente, ma di umore volubile. Per assicurarsi la sua benevolenza, i nani bruciano offerte in occasione di solstizi, prima della semina, alle nascite e alle morti.E' lui che pregano prima delle battaglie, poichè fu lui a plasmare la terra e dona al mondo il suo ordine. Tutti i regni appartengono a Gùntera.Kilf è la dea dei fiumi e del mare. Fu presa in sposa da Gùntera, il re degli dei.Urùr è il dio dell'aria e dei cieli, e suo fratello, Morgothal, dio del fuoco. I fratelli si amavano tanto che nessuno dei due poteva vivere senza l'altro. Per questo motivo, nel cielo di Palazzo di Morgothal ardeva di giorno, e le scintille della sua forgia comparivano ogni notte .E sempre per la stessa ragione Urùr alimentava costantemente suo fratello per non farlo morireSindri è la dea madre della terra.
Helzvog, infine, è il dio che creò i nani. Egli regna nei cuori dei nani. Fu lui che avvertì l’esigenza di ripopolare la terra dopo la scomparsa dei giganti. Gli altri dei non erano d’accordo, ma Helzvog li ignorò e in segreto plasmò il primo nano dalle radici di una montagna. Quando il suo gesto fu scoperto, gli dei si ingelosirono e Gùntera creò gli elfi per controllare Alagaésia in sua vece. Allora Sindri generò gli umani dal suolo, mentre Urùr e Morgothal fusero le loro conoscenze per dare origine ai draghi. Soltanto Kilf si astenne. Fu così che le prime razze comparvero sulla terra.Tutti i nani devono essere sepolti nella pietra, altrimenti i loro spiriti non si uniranno mai a Helzvog nella sua dimora. Non sono fatti di terra, aria o fuoco, ma di pietra. E come membro di un clan è dovere assicurare una degna sepoltura a qualunque nano muoia in sua compagnia. Se mancherà di farlo, in assenza di ferite o nemici, il capoclan lo esilierà, e nessun nano riconoscerà la sua presenza fin dopo la sua morte.

Piccolo dizionario dell' antica lingua

Ecco un piccolo e ristretto dizionario delle perole che Eragon e compagnia usano nella trilogia:
Adurna: acqua
Agaetì Blodhren: Celebrazione del Giuramento di Sangue
Ai varden abr du Shur'tugals gata vanta: Un Guardiano dei Cavalieri chiede passaggio.
Aiedail: la Stella del Mattino
Arget: argento
Argetlam: Mano d'Argento
Atra Esternì ono thelduin/Mon'ranr lìfa unin hjarta onr/Un du evarìnya ono varda: Che la fortuna ti assista/che la pace regni neltuo cuore/che le stelle ti proteggano
Atra giilai un ilian tauthr ono un atra ono waìse skòlir fra i rauthr: Che la fortuna e la felicità ti assistano e che tu possa essere protettadalla sventura
Atra gulai un ilian tauthr ono un atra ono waìse skòlir fra rauthr: Che la fortuna e la felicità ti assistano e che tu possa essere una protezione dalla sventura.
Atra nosu waìse vardo fra eld hòrnia: Che possiamo essere protetti daorecchie indiscrete
Bjartskular: Squamediluce
Blothr: fermo, fermati
Bòetq istalri!: Incendio, divampa!
Brakka du Vanyalì sem huildar Saphira un eka!: Riduci la magia che blocca Saphira e Me!
Breoal: famiglia: casa
Brisingr: fuoco
Dagshelgr: giorno sacro
Deloi moi!: Terra, cambia!
Delois: una pianta a foglie verdi e infiorescenze purpuree
Domia abr Wyrda: Dominio del Fato (libro)
Dras: città
Draumr kòpa: Rifletti l'immagine
Du Fells Nàngoroth: Le Montagne Funeste
Dy Fyrn Skulblaka: La Guerra dei Draghi
Du grind huildr!: Cancello, fermati!
“Du Silbena Datia": "Le Nebbie Sospiranti" (un canto poetico)
Du Sùndavar Freohr: La Morte delle Ombre
Du Vollar Eldrvarya: Le Pianure Ardenti
Du Vrangr Gata: Il Tortuoso Cammino
Du Weldenvarden: La Foresta dei Guardiani
Dvergar: nani
Ebrithil: maestro
Edoc'sil: inespugnabile
Edur: uno sperone roccioso, un promontorio
Eitha: vai: parti
Eka ai fricai un Shur'tugal!: Sono un Cavaliere e un amico!
Elda: un appellativo onorifico di grande rispetto (genere neutro)
Ethgrì: invoca
Eyddr Eyreya onr!: Svuota le Orecchie!
Fairth: quadro realizzato con mezzi magici
Fethrblaka, eka weohnata néiat haina ono. Blaka eom iet lam: Uccello, non ti farò del male. Vola sulla mia mano.
Finiarel: appellativo onorifico per un giovane uomo di grandi promesse
Fricai Andlàt: morte amica (un fungo velenoso)
Gala O Wyrda Brunhvitr/Abr Berundal vandr-fòdhr/Burthro laufsbladar ekar undir/Eom kona dauth leikr...:Cantami oh fato dalla Bianca Fronte/dello sfortunato Berundal/nato sotto le foglie di quercia/da donna mortale...
Gànga aptr: Vai Indietro
Ganga fram: Vai Avanti
Garjzla: luce
Gatha sem oro un lam iet: Congiungi la freccia alla mia mano
Gath un reisa du rakr!: Compatta e solleva la nebbia!
Gedwéy ignasia: palmo luccicante
Gèuloth du knìfr!: Smussa la lama!
Haldthin: stramonio
Helgrind: i Cancelli della Morte
Hlaupa: Corri
Hljodhr: silente
Iet: mio (informale)
Jierda: spezza, colpisci
Jierda theirra kalfis!: Spezzagli gli stinchi!
Kodthr: prendi
Kvetha Fricai: Salute, Amico
Lethrblaka: pipistrello; le cavalcature dei Ra'zac(letteralmente Volatile di Cuoio)
Letta: ferma
Letta Orya thorna!: Ferma quelle frecce!
Liduen kvaedhì: Poetica Scrittura
Losna Kalfya iet: Liberami i Polpacci
Malthinae: lega/trattieni/confina
Martin! Wyrda! Hugin!: Memoria! Fato! Pensiero!
Moi stenr!: Pietra, cambia!
Nagz reisa!: Coperta, sollevati!
Nalgask: Miscela di cera d'api e olio di noci usata per idratare la pelle
Osthato Chetowa: il Saggio Dolente
Pòmnuria: mio (formale)
Reisa du adurna: Solleva/Alza l'acqua
Risa: Levita
Ristvak'baen: il Luogo del Dolore (ben usato qui e in Urù'baen, la capitale dell'Impero è sempre un'espressione che indica tristezza, sofferenza)
Seithr: strega
Sè mor'ranr ono finna: Che tu possa trovare la Pace
Sè onr sverdar sitja hvass!: Che la tua spada resti affilata!
Sè orùm thornessa hàvr shrjalvì lìfs: Che questo serpente abbia il moto della Vita
Shur'tugal: Cavaliere dei Draghi
Skolir: protezione, scudo
Skolir nosu fra brisingr!: Proteggici dal fuoco!
Skoliro: Protetto
Skulblaka: drago (letteralmente, volatile di squame)
Skulblaka, eka celòba ono un mulabra ono un onr Shur'tugal né haina. Atra nosu waise fricai: Drago, ti rendo onore e non intendo fare del male né a te né al tuo Cavaliere. Ti chiedo amicizia.
Slytha: dormi
Stenr reisa!: Pietra, sollevati!
Stydja unin mor'ranr, Rothgar Konungr: Riposa in Pace, Re Rothgar
Svit-kona: appellativo onorifico e formale per una donna elfica di grande saggezza
Thrysta: spingi, comprimi
Thrysta deloi: Comprimi la terra
Thrysta Vindr: Comprimi l'Aria
Thverr stenr un atra eka hórna!: Attraversa la pietra e fammi sentire!
Togira Ikonoka: lo Storpio Che è Sano
Tuatha du orothrim: la Temperanza dello Sventato (uno dei livelli di addestramento dei Cavalieri)
Varden: guardiani
Vel einradhin iet ai Shur'tugal: La mia parola di Cavaliere
Vinr Alfakyn: Amico degli Elfi
Vodhr: appellativo onorifico maschile di medio rispetto
Vóndr: un ramoscello dritto e sottile
Vor: appellativo onorifico per un grande amico
Waise heill!: Guarisci!
Wìol ono: per te
Wiol pòmnuria ilian: Per la mia felicità.
Wyrda: fato, destino
Wyrdfell: Nome Elfico per i Rinnegati
Yawé: pegno di fiducia
Zar'roc: Miseria

I segreti della lingua antica

ORIGINI
Paolini, nell'inventare l'Antica Lingua, si è basato soprattutto su vecchio linguaggio scandinavo, una lingua nordica germanica, usata soprattutto nei testi islandesi e norvegesi. L'islandese moderno è molto simile al vecchio scandinavo, quindi, a rigor di logica l'Antica Lingua è molto similie all'islandese moderno.
STORIA
L'Antica Lingua un tempo veniva usata da tutti gli esseri viventi. Tuttavia col tempo è stata dimenticata, e per anni nessuno l'ha più udita in Alagaèsia, finché gli elfi non l'hanno portata di nuovo, venendo dal mare. La insegnarono alle altre razze, che la usarono per fare cose straordinarie.
RIGUARDO AI NOMI E ALLA MAGIA
Tutto in Alagaèsia hanno un nome nell'Antica Lingua, anche le persone. Soltanto gli elfi però sanno il loro vero nome. I Cavalieri di Drago, umani, cercano a lungo il loro nome, inutilmente. Comunque, far sapere a qualcun altro il proprio nome è estremamente pericoloso, in quanto potrà prendere pieno controllo sull'individuo.L'Antica Lingua viene usata principalmente per evocare magie e incantesimi. I Cavalieri di Drago sono i principali utilizzatori. Eragon apprende le prime note sulla magia a Yuzuac, da Brom.
L'ADDESTRAMENTO DI UN CAVALIERE
Ai Cavalieri non veniva insegnato l'utilizzo della magia. Soltanto alla fine del loro addestramento incominciavano ad apprenderla e, se qualcuno scopriva la magia accidentalmente, veniva portato via per lezioni private.

Quando si parla nell'Antica Lingua non si può mentire. Tutto quello che si dice in questa lingua e verità. Per esempio, quando Brom parla ad un uccello nell'Antica Lingua e gli dice di poggiarsi sulla sua mano, l'animale riconobbe il potere della lingua e la verità nelle parole di Brom.Questo tema è però un po' confuso. Infatti se si dice una falsità nell'Antica Lingua, e chi la dice è convinto che sia realtà, l'Antica Lingua non la nega.

La razza più nobile ed orgogliosa, la più vecchia: i draghi

Du Fyrn Skulblaka, la Guerra dei DraghiDa quello che ne sappiano i draghi sono sempre esistiti, infatti erano i primi abitanti di Alagaesia, a parte i nani, naturalmente. Dominarono in Alagaesia fini a quando comparve il primo elfo.Un giorno uno di essi uccise un drago, pensando che fosse soltanto un animale da guerra. Così i draghi andarono su tutte le fueri e si vendicarono, cosa che non piacque agli elfi.Ma gli attacchi non si fermarono là. I draghi si riunirono ancora e attaccarono l'intera nazione elfica. Tempo dopo gli elfi cercarono di finire la guerra, ma questo non fu possibile a causa di mancanza di comunicazione tra le due razze.Questa guerra durò cinque anni, fino a quando un elfo chiamato Eragon trovò un uovo di drago. Volendo allevare un drago amichevole, Eragon nascose il suo cucciolo e continuò a curarlo in segreto. Quando fu abbastanza grande, Eragon e il suo drago, Bid'Daum, cavalcarono insieme, convincendo gli altri draghi ad una pace con gli elfi.Col tempo l'amicizia tra draghi e cavalieri crebbe e la comunicazione diventò una delle regole principali in Alagaesia.
Saphira nel film
I draghi nascono dalle uova, che è dello stesso colore dell'animale al suo interno. Il cucciolo di drago può vivere dentro le uova per centinaia di anni, ma solo quando avrà davanti a se il suo Cavaliere decide di uscire. Quindi è il drago a scegliere il suo custode. Quando il cavaliere tocca il drago per la prima volta, viene marchiato con il Gedwey Ignasia che permette lui di parlare con il suo compagno e di evocare magie.Un drago non smette mai di crescere e spesso assume dimensioni "ingombranti". Infatti può essere grande come una casa e a volte posso confondersi come grandi colline. Anche i più piccoli possono avere un'apertura alare di oltre cento piedi.I Draghi non gettano fuoco fino all'età di cinque o sei mesi, che è l'età nella quale si possono accoppiare. Più vecchio è il drago, più potente e duraturo sarà il getto di fuoco.Le sue squame sono molto forti e offrono protezione in caso di attacco. Le squame sono come gemme e possono avere qualsiasi colore.I Draghi vivono molto a lungo, anzi, vivono in eterno, fino a quando il loro cavaliere muore o il drago viene ucciso. Il potere magico dei draghi è quello di prolungare la vita del Cavaliere e siccome erano i più vicini a loro, sperimentavano l'effetto col passare degli anni.

Razze dell' Alagaesia: gli Elfi

Fieri, potenti, e forti nella magia, gli elfi vennero in Alagaesia dal mare. Quando arrivarono i draghi erano già presenti in quella terra. Gli elfi pensarono che i draghi fossero proprio come gli altri animali e che potevano essere cacciati tranquillamente, così un giovane elfo abbatté e uccise un drago. Consapevoli e indignati che uno della loro specie era stato ucciso, i draghi tesero un agguato e massacrarono il giovane. Lo spargimento di sangue aumentò e i draghi attaccarono la nazione degli elfi. Questo è l’inizio di una lunga e sanguinosa guerra durata 5 penosi anni. La guerra sarebbe durata finché un giovane elfo chiamato Eragon scoprì un uovo di drago. Quando il drago nacque lo chiamò Bid'Daum e, quando crebbe, i due lavorarono tra elfi e draghi riuscendo a convincere le due razze a vivere in pace. Per essere certi che non accorresse un’altra guerra furono creati i cavalieri, o Shur’tugal.
Gli Elfi, conosciuti anche come popolo gentile, sono immortali, anche se vulnerabili alle ferite della carne. Sono i più potenti nella magia di ogni altra razza e il più debole elfo potrebbe battere facilmente qualunque uomo sia nella scherma, sia nella magia, sia in qualunque altro campo. Solo i cavalieri potrebbero tener testa alla loro forza e al loro potere, e solo dopo aver completato il loro addestramento.Gli elfi sono sensibili e riservati. Si muovono con leggerezza e fluidità e corrono più veloci di qualunque altra creatura. Hanno vista acuta anche nelle notti più oscure. La loro voce è pura e cristallina.“Le donne portano i capelli sciolti, che ricadono sulle loro spalle in morbide onde d’argento e d’ebano intrecciate di fiori freschi. Tutte possiedono una delicata, eterea bellezza che dissimula la loro forza straordinaria; sembrano prive di qualsiasi difetto. Gli uomini sono altrettanto attraenti, con zigomi alti, nasi diritti e palpebre pesanti. Sia i maschi che le femmine indossano rustiche tuniche verdi e marroni, bordate con i colori dell’autunno: arancio, ruggine e oro.”Gli elfi vivono nella foresta Du Weldenvarden, un santuario bello e frondoso. Ad ogni Primavera gli elfi cantano nell'Antica Lingua per mantenere la Du Weldenvarden sana e fertile (Dagshelgr) e per dare alla foresta la forza di crescere nelle forme che gli elfi desiderano. Hanno scelto di accettare il mondo per quello che è e di adattarsi ad esso.La loro capitale è Ellesmera, dove risiede la regina Islandazi.
Arya nel film, durante la fuga dell'uovo di Saphira
Come Eragon scopre, gli elfi non mangiano carne di alcun altro animale, eccetto nelle più speciali delle circostanze. Questo è dovuto alla loro forte unione al mondo che li circonda. Lo stesso Eragon rinuncia alle sue usanze da umano, come fecero tutti i cavalieri, nel suo addestramento con l'elfo-cavaliere Oromis.
Gli elfi si attengono a un insieme di rigide usanze concepite per evitare faide tra le famiglie elfiche. Come Arya spiega ad Eragon, gli elfi considerano la cortesia una suprema virtù sociale poiché i loro conflitti possono durare secoli. La cortesia è l’unico modo per impedire alle ostilità di accumularsi.Inoltre, sebbene gli elfi siano immortali, hanno raramente bambini.Perciò avere un bambino con un compagno è la più completa fiducia che un elfo può esprimere. Allevare un figlio è considerato uno dei più importanti doveri di un elfo, se l’occasione si presenta.
Come Oromis spiega ad Eragon, gli elfi non credono in alcuna religione. Credono, invece, solo in quello che possono provare o vedere nella natura. Gli elfi crederebbero in un più elevato potere solo se potessero vederlo.La loro alleanza con i Varden è dovuta a Brom.

Il deserto di Hadarac

DescrizioneIl deserto di Hadarac è nel mezzo di Alagaesia e ne occupa una buona parte.Divide la Du Weldenvarden dai Monti Beor, la Grande Dorsale e la costa dai territori sconosciuti ad Est.Come tutti i deserti è caldo, secco e pieno di sabbia, con piante velenose e non commestibili, serpenti, scorpioni, e un sole cocente."Un’immensa distesa di dune si dilatava verso l'orizzonte come un tappeto di onde in un oceano. Le raffiche di vento sollevavano mulinelli di sabbia color rame. Alberi contorti e scheletrici crescevano qua e là sul raro terreno solido, terreno che un contadino avrebbe dichiarato inadatto a qualsiasi tipo di coltivazione. In lontananza si ergeva una linea di alture purpuree. In quella desolazione assoluta non c'era ombra di animale, tranne un uccello che si lasciava trasportare dagli zefiri."

La profezia di Angela

Nel capitolo "L'indovina e il gatto mannaro" del libro Eragon, Angela legge il futuro a Eragon. Che cosa nasconde però la profezia?
"Angela aprì il sacchetto e ne rovesciò il contenuto su di un pezzo di stoffa che aveva spiegato sul banco. Erano piccole oassa, poco più grandi di un dito, con incisi simboli e rune.
Eragon non è molto sicuro di conoscere il suo futuro e come egli disse: "L'ignoranza è una vera benedizione"
Manim, Wyrda, Hugin! La profezia:
Qui di seguito sono riportate alcune parti della profezia. Si susseguiranno le parti della profezia (in grassetto) e i commenti.
"... « Cominciamo da qui » disse « perchè è il più facile da comprendere ». Il simbolo sull'osso era una lunga linea orizzontale con un cerchio sopra. « Eternità o lunga vita » disse Angela in tono sommesso. « Questa è la prima volta che lo vedo comparire nel futuro di qualcuno. Di solito vengono fuori pioppo o l'olmo, che indicano entrambi che la persona vivrà un normale ciclo di anni. Se questo significa che vivrai per sempre o soltanto che avrai una vita straordinariamente lunga, non so dirtelo. Comunque sia, stà sicuro che ti aspettano ancora moltissimi anni » ..."
Il nostro personaggio, quindi, non morirà nei prossimi libri, o almeno se Angela ha colto bene le rune. Essendo un Cavaliere dei Draghi, Eragon avrà una vita più lunga del normale, ma non eterna come suggerisce Angela.
"... « Adesso le ossa diventano più difficili da decifrare, perchè si sono mescolate in modo strano ». Angela ne toccò tre. « Il tortuoso cammino, il fulmine guizzante e il veliero sono caduti insieme... in uno schema che non ho mai visto personalmente, solo sentito descrivere. Il tortuoso cammino rappresenta le molteplici scelte che dovrai affrontare in futuro, alcune già adesso. Vedo grandi battaglie infuriare intorno a te, alcune per la tua stessa salvezza. Vedo i grandi poteri di questa terra lottare per controllare la tua volontà e il tuo destino. Innumerevoli possibili futuri ti attendono, ciascuno denso di sangue e di conflitti, ma uno solo ti porterà la felicità e la pace. Attento a non smarrire la strada, poichè tu sei uno dei pochi davvero liberi di scegliere in proprio destino. Questa libertà è un dono, ma anche una responsabilità più pesante di una catena » ..."
Parla di battaglie, battaglie che sono già accadute (Farthen Dur, Pianure Ardenti) ed alcune che stanno ancora per arrivare. Per quanto riguarda il suo destino, la volontà di Eragon sarà influita dai Varden (sottomissione a Nasuada) o dagli Elfi (la regina Islanzandi vorrà l'unico cavaliere libero per i propri interessi). Il suo destino è illeggibile: in base alla strada che sceglierà, il futuro sarà differente.
"... Poi il suo volto si fece più triste. « Eppure, come a contrastare tutto questo, c'è il fulmine guizzante. E' un presagio terribile. Un oscuro evento incombe, ma di che tipo non lo so. Parte di esso risiede in una morte, una morte imminente che ti causerà un enorme dolore. Ma il resto riguarda un grande viaggio. Osserva bene quest'osso. Guarda come la sua estremità poggia su quello con il veliero. E' impossibile sbagliarsi. Il tuo destino sarà quello di lasciare questa terra per sempre. Dove finirai non lo so, ma non vivrai più in Alagaesia. E' inevitabile. Accadrà anche se crecherai di evitarlo. » ..."
Parla di dolore e morte, qualcosa in comune con la guerra. Il primo segnale sarà la morte di Brom, dopo verranno quella di Ajihad e, dopo la sparizione di Murtagh, anche quella di Rothgar... Un grande viaggio? Molte volte si è detto che non si potrà ricreare un nuovo regno dei Cavalieri dei Draghi; forse tutti dovranno sparire da Alagaesia per andare a vivere da un'altra parte del mondo?
"... Angela si massaggiò le tempie e trasse un profondo respiro. « Quest'altro osso è più facile da interpretare, ed è anche più piacevole ». Eragon lo guardò e vide un bocciolo di rosa racchiuso in un falce di luna. Angela sorrise e disse: « Nel tuo futuro c'è una grande storia d'amore, straordinaria, come suggerisce la luna, che è un simbolo magico, e forte abbastanza da travalicare gli imperi. Non so che dirti se questa passione avrà epilogo felice, ma il tuo amore sarà di nobile stirpe. E' potente, saggia e bella oltre ogni dire. » ..."
Potrebbe essere l'amore verso Arya, figlia della regina Islanzadi e quindi certamente di nobile stirpe, che respinge Eragon per motivi apparentemente politici. Ma forse potrebbe essere anche un altro personaggio ancora a noi ignoto.
"... « Per quanto riguarda le ultime due ossa, l'albero e la radice di biancospino, che sono messi a croce, mi rincresce dirlo... potrebbero significare soltanto altri problemi... ma il tradimento è evidente. E verrà da qualcuno dentro la tua famiglia. » ..."
Il tradimento da qualcuno dentro la sua famiglia è senz'altro quello di Murtagh, poichè Eragon e Murtagh sono entrambi figli di Morzan e quindi fratelli.
Poi Solembum conclude:"... « Ascolta bene le due cose che ho da dirti. Quando giungerà il momento e ti servirà un'arma, guarda sotto le radici dell'albero di Menoa. Poi, quando tutto ti sembrerà perduto e il tuo potere non basterà, vai alla rocca di Kuthian e pronuncia il tuo nome per schiudere la Volta delle Anime. » ..."
Sicuramente il momento in cui ad Eragon serve un'arma è arrivato. Murtagh, il primogenito, si è ripreso Zar'Roc e ora non resta che ricercare una nuova spada (o qualsiasi altra arma) sotto l'albero di Menoa. Per la Volta delle Anime... questo è tutto da vedere!
La profezia dell'indovina Angela comincia a realizzarsi, alcune di queste cose che non notavamo sono uscite fuori e altre delle quali sospettavamo si sono confermate. Molte, però, rimangono ancora da scoprire.