venerdì 31 agosto 2007


La razza dei nani era la più forte e potente razza che ha regnato in Alagaesia per otto millenni dal Farthen Dur e tra i monti Beor senza alcuna opposizione da parte degli elfi e degli umani. I nani sono robusti e potenti guerrieri e dal loro primo regno in Alagaesia al tempo di Eragon ci sono stati quarantadue re, con Rotghar come quarantaduesimo e Korgan come primo. Come Ajihad spiega ad Eragon, i nani sono e non sono parte dei Varden, che abitano nella loro montagna, il Farthen Dur. I nani non solo permisero ai Varden di vivere nella loro montagna, ma la maggior parte dei clan li aiutarono con le loro battaglie contro l’impero. C’erano tredici clan dei nani, ma ognuno con il loro capo. Quando il capo dei varden, Ajihad, imponeva il suo dominio sui nani, loro rispondevano solo alle scelte del loro re, Rotghar. Ma non tutti i clan erano felici del fatto che quest'ultimo fosse il loro re.
Rothgar nel film
Alcuni nani furono felici della venuta di Eragon e Saphira, ma altri no. Prima degli elfi e degli umani, i draghi avevano terrorizzato i nani rubando il loro oro e mangiando i loro greggi. Non c’è mai stato un cavaliere-nano, quindi c’è stata sempre un po’ di ostilità (o invidia) tra la razza dei nani, gli elfi e gli umani. In Eldest, Eragon entra a far parte del Durgrimst Ingietum, il clan di Orik e Rotghar. Questo fece arrabbiare alcuni clan, come abbiamo visto nella città dei nani, Tarnag. Comunque, soprattutto a Tarnag, Eragon impara molto della cultura e della religione dei nani.
I tredici clan dei nani, sono molti differenti, in termini di costumi e rituali. In tempi antichi, le faide tra clan erano molto comuni, ma vennero fermate dopo l’ascesa dei cavalieri. La tradizione è stata rivissuta quando il Durgrimst Nagra dichiarò una faida di sangue contro il Durgrimst Ingietum, dopo che Rotghar ebbe adottato Eragon nel clan. Una faida di sangue può durare generazioni, fino a quando entrambi i clan finiscono di combattere. Orik dice ad Eragon che era comune per i clan essere devastati da una guerre di sangue.
Le donne nane sono più robuste degli uomini, con volti duri ma occhi luminosi e capelli lustri, e mani gentili posate sui minuscoli figli. Non amano adornarsi di monili preziosi, fatta eccezione per piccole, elaborate spille di ferro e pietra.
La Religione dei NaniA Tarnag, Eragon è invitato da Gristborith Gannel a Celbadeil dove impara la religione e i costumi i dei nani. Gannel è un membro del Durgrimst Quan, i guardiani della religione.Gùntera, per i nani, è il re degli dei. E' un guerriero e un sapiente, ma di umore volubile. Per assicurarsi la sua benevolenza, i nani bruciano offerte in occasione di solstizi, prima della semina, alle nascite e alle morti.E' lui che pregano prima delle battaglie, poichè fu lui a plasmare la terra e dona al mondo il suo ordine. Tutti i regni appartengono a Gùntera.Kilf è la dea dei fiumi e del mare. Fu presa in sposa da Gùntera, il re degli dei.Urùr è il dio dell'aria e dei cieli, e suo fratello, Morgothal, dio del fuoco. I fratelli si amavano tanto che nessuno dei due poteva vivere senza l'altro. Per questo motivo, nel cielo di Palazzo di Morgothal ardeva di giorno, e le scintille della sua forgia comparivano ogni notte .E sempre per la stessa ragione Urùr alimentava costantemente suo fratello per non farlo morireSindri è la dea madre della terra.
Helzvog, infine, è il dio che creò i nani. Egli regna nei cuori dei nani. Fu lui che avvertì l’esigenza di ripopolare la terra dopo la scomparsa dei giganti. Gli altri dei non erano d’accordo, ma Helzvog li ignorò e in segreto plasmò il primo nano dalle radici di una montagna. Quando il suo gesto fu scoperto, gli dei si ingelosirono e Gùntera creò gli elfi per controllare Alagaésia in sua vece. Allora Sindri generò gli umani dal suolo, mentre Urùr e Morgothal fusero le loro conoscenze per dare origine ai draghi. Soltanto Kilf si astenne. Fu così che le prime razze comparvero sulla terra.Tutti i nani devono essere sepolti nella pietra, altrimenti i loro spiriti non si uniranno mai a Helzvog nella sua dimora. Non sono fatti di terra, aria o fuoco, ma di pietra. E come membro di un clan è dovere assicurare una degna sepoltura a qualunque nano muoia in sua compagnia. Se mancherà di farlo, in assenza di ferite o nemici, il capoclan lo esilierà, e nessun nano riconoscerà la sua presenza fin dopo la sua morte.

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