venerdì 31 agosto 2007

Razze dell' Alagaesia: gli Elfi

Fieri, potenti, e forti nella magia, gli elfi vennero in Alagaesia dal mare. Quando arrivarono i draghi erano già presenti in quella terra. Gli elfi pensarono che i draghi fossero proprio come gli altri animali e che potevano essere cacciati tranquillamente, così un giovane elfo abbatté e uccise un drago. Consapevoli e indignati che uno della loro specie era stato ucciso, i draghi tesero un agguato e massacrarono il giovane. Lo spargimento di sangue aumentò e i draghi attaccarono la nazione degli elfi. Questo è l’inizio di una lunga e sanguinosa guerra durata 5 penosi anni. La guerra sarebbe durata finché un giovane elfo chiamato Eragon scoprì un uovo di drago. Quando il drago nacque lo chiamò Bid'Daum e, quando crebbe, i due lavorarono tra elfi e draghi riuscendo a convincere le due razze a vivere in pace. Per essere certi che non accorresse un’altra guerra furono creati i cavalieri, o Shur’tugal.
Gli Elfi, conosciuti anche come popolo gentile, sono immortali, anche se vulnerabili alle ferite della carne. Sono i più potenti nella magia di ogni altra razza e il più debole elfo potrebbe battere facilmente qualunque uomo sia nella scherma, sia nella magia, sia in qualunque altro campo. Solo i cavalieri potrebbero tener testa alla loro forza e al loro potere, e solo dopo aver completato il loro addestramento.Gli elfi sono sensibili e riservati. Si muovono con leggerezza e fluidità e corrono più veloci di qualunque altra creatura. Hanno vista acuta anche nelle notti più oscure. La loro voce è pura e cristallina.“Le donne portano i capelli sciolti, che ricadono sulle loro spalle in morbide onde d’argento e d’ebano intrecciate di fiori freschi. Tutte possiedono una delicata, eterea bellezza che dissimula la loro forza straordinaria; sembrano prive di qualsiasi difetto. Gli uomini sono altrettanto attraenti, con zigomi alti, nasi diritti e palpebre pesanti. Sia i maschi che le femmine indossano rustiche tuniche verdi e marroni, bordate con i colori dell’autunno: arancio, ruggine e oro.”Gli elfi vivono nella foresta Du Weldenvarden, un santuario bello e frondoso. Ad ogni Primavera gli elfi cantano nell'Antica Lingua per mantenere la Du Weldenvarden sana e fertile (Dagshelgr) e per dare alla foresta la forza di crescere nelle forme che gli elfi desiderano. Hanno scelto di accettare il mondo per quello che è e di adattarsi ad esso.La loro capitale è Ellesmera, dove risiede la regina Islandazi.
Arya nel film, durante la fuga dell'uovo di Saphira
Come Eragon scopre, gli elfi non mangiano carne di alcun altro animale, eccetto nelle più speciali delle circostanze. Questo è dovuto alla loro forte unione al mondo che li circonda. Lo stesso Eragon rinuncia alle sue usanze da umano, come fecero tutti i cavalieri, nel suo addestramento con l'elfo-cavaliere Oromis.
Gli elfi si attengono a un insieme di rigide usanze concepite per evitare faide tra le famiglie elfiche. Come Arya spiega ad Eragon, gli elfi considerano la cortesia una suprema virtù sociale poiché i loro conflitti possono durare secoli. La cortesia è l’unico modo per impedire alle ostilità di accumularsi.Inoltre, sebbene gli elfi siano immortali, hanno raramente bambini.Perciò avere un bambino con un compagno è la più completa fiducia che un elfo può esprimere. Allevare un figlio è considerato uno dei più importanti doveri di un elfo, se l’occasione si presenta.
Come Oromis spiega ad Eragon, gli elfi non credono in alcuna religione. Credono, invece, solo in quello che possono provare o vedere nella natura. Gli elfi crederebbero in un più elevato potere solo se potessero vederlo.La loro alleanza con i Varden è dovuta a Brom.

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